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pierpaolo.petrosillo@libero.it

poesia fugace e leggera, o solenne e cadenzata come un’antica nenia.

dell’umano colpisce la tenerezza dei ritratti e, della vita, l’attaccamento ad essa

sino alla paura e al presentimento di morte.

                                                                                                          Maddalena Binetti

arriva dentro, la tua voce, come una carezza,

come uno schiaffo, come il suono di un piroscafo,

come l’approdo in un nuovo porto accogliente.

                                                                                                          Diego Brancasi “ghost”

poesie che vanno alla ricerca delle risposte a quelle domande che con garbo e delicatezza vengono poste al lettore

una formula che trasuda amore, dolore, smarrimento

ma che contiene anche una richiesta di aiuto

il dolore impone a chi legge una rilettura

proprio per cercare le risposte a quelle domande che l’autore sembra invocare

da cui trarre il piacere della conoscenza di un animo inquieto e gentile

                                                                                                          Patrizia e Mario 

se dovessi descrivere le tue poesie

direi conduttrici di energia emozionale

                                                                                                          Francesco

Ho letto molti dei libri di Pierpaolo, i suoi racconti, le sue poesie, le ricostruzioni storiche e geografiche, le sue denunce. Killer City sembra contenerli tutti. Lo definirei, sicura di non sbagliare, un genere poetico. Una lettura magica e interessante.

                                                                                                          Ornella Tarullo

Con lo stesso amore che si ha verso i figli dovremmo rapportarci a questa nostra terra.

                                                                                              Antonio Caforio

Pierpaolo svela lentamente dove si vuole arrivare, e progressivamente spinge l’attenzione del lettore alla comprensione

                                                                                              Donato Mancino

“Killer City” è un racconto coerente con la tua ricerca di uomo tra gli uomini.

La tua straordinaria e fervida immaginazione, la tua sensibilità, la tua unica poesia.

Continua a veleggiare!

                                                                                              Simone Salvemini


Dopo la lettura resta tanto nel cuore e nell’anima, dei personaggi caratterizzati nei dettagli del fisico e del proprio essere, dell’amore fraterno, materno, per il mare, per la vita, per l’appartenenza ad un territorio.
E soprattutto rimane l’emozione del varo della libertà di un uomo  ritrovato, che non ha più bisogno di cercare “il luogo in cui decidere di vivere” perchè ne è parte viva, appassionata e viscerale.
Grazie per aver permesso alla mia anima di rivedere con occhi pieni di poesia e sentimento gli scorci e le meraviglie umane della nostra città.
                                                                                                          Angela Gatti  


L’autore è stato ospite della trasmissione radiofonica Radiazioni Cult Musica Poesia Resistenza.
Riportiamo una parte dell’interessante intervista realizzata negli studi di Ciccio Riccio da Marco Greco.

– RADIAZIONI CULT (Ciccio Riccio FM 91.6): In questo tuo primo romanzo immagini la vita dei tuoi figli calandola nelle problematiche presenti nella città in cui vivi e che ami profondamente. Perchè hai scelto come soggetto proprio i tuoi figli per scrivere il tuo nuovo libro?
– AUTORE: Per me è stato un pretesto immaginare nella narrazione la vita dei miei figli. Il personaggio principale è il figlio costretto a studiare fuori sede. Un ragazzo di successo che dopo la laurea viene assunto da una multinazionale, a cui non manca niente: macchine, denaro e donne. Viene trasferito a Brindisi per una missione particolare all’interno del Petrolchimico per la costruzione de La Gran Fler, si tratta di una torcia a terra esistente all’interno dell’impianto. Da qui nasce il titolo del libro.

 Dal romanzo emerge un aspetto molto romantico della brindisinità e del nostro dialetto…
– In effetti c’è l’uso del dialetto, anche se in maniera frammentata. Ho cercato di lavorare sulla fluidità del narrato accompagnando il lettore nella semplicità delle parole, anche attraverso i personaggi narrati.

– Nel romanzo descrivi con molta poesia, fatti, barche e pescatori. Si tratta di nomi e personaggi reali?
– Si tratta di persone reali che amano e rispettano il mare. Essi hanno tanta saggezza. Alcuni hanno molto da raccontare e da insegnare a tutti noi. Il mare è una grandissima risorsa che va rispettata, altrimenti finirà di produrre.

– Negli ultimi mesi ci sono state diverse pubblicazioni editoriali dedicate alla città. Anche sotto l’aspetto musicale abbiamo sottolineato più volte questo interesse. Credi che queste forme d’arte possano generare nuovo vigore, nuova dignità e nuova linfa in un periodo storico come questo?
– Negli ultimi anni Brindisi ha un fermento artistico molto potente in diverse arti, compresa anche la pittura e la fumettistica. Stiamo esprimendo dei grandi artisti. Ancora non riusciamo a fare gruppo in città per cercare di portare la nostra arte al di fuori dei nostri confini. Questa sicuramente è la nostra maggiore lacuna da colmare.


·      amico mio grandissimo, la tua poesia è canto prezioso per l’anima, seda il cuore in tormento, una voce dal singolare per la danza delle armoniose alterità (Diego)
·   grazie Pierpaolo, anche la copertina è già molto intrigante, il sottotitolo pure.... chissà che ci aspetta (Paola F.)
·      Brundisium.net ringrazia Pierpaolo per l'omaggio e per il suo impagabile impegno e divulga con molto piacere lo scritto “a Tonino Di Giulio: un maestro” (tratto dal libro “Agnello di Dio”)
·      grazie per il grande lavoro che fai. Sono letture terribili e indispensabile. Se fosse possibile, ne verresti a parlare anche a scuola? Quest'anno sono al Marconi-Flacco, qui a Brindisi, e proprio in questi giorni stiamo programmando le attività scolastiche. (Claudia)
·      Riceviamo e pubblichiamo integralmente il ringraziamento della Prof. Raffaella Argentieri, presidente della Fondazione Di Giulio di Brindisi
Gentile Redazione, desidero ringraziare le mamme del Passeggino Rosso, l'amico Pierpaolo, il Direttore e la Redazione tutta di Brundisium.net, per aver ricordato l'uomo, il medico, il cittadino Tonino Di Giulio e l'amore per la vita che esprimeva in ogni azione.
Il ricordo spontaneo da parte di Associazioni, giornalisti, donne e uomini di questo territorio, che lo hanno conosciuto o ne hanno sentito parlare, ci riempie di gioia e ci conforta nel proseguire, nel Suo nome, le tante battaglie che lo hanno visto protagonista instancabile.
Mi piace ricordare un Suo pensiero a conclusione dei Consigli scomodi al Cittadino:
"Impegniamoci con entusiasmo non momentaneo nel volontariato, scopriamo la solidarietà, strappiamo i ragazzi al degrado culturale e al dramma della disoccupazione, operiamo per la difesa della Democrazia e della Costituzione.
La vera rivoluzione comincia dal
ripristino della legalità". Era il 18 marzo 1993. 

·      grazie per le mail e per i link, sono felice di essere stata inclusa nella mailing list. La mia scuola ha partecipato alla proiezione del film di Simone Salvemini (anche le classi quinte) e di tutto faremo oggetto di riflessione. Perciò ci aggiorniamo anche sul libro e sua distribuzione. (Angela)

·      fermento positivo, costruttivo. Bellissimi interventi sui dati dell'esenzione ticket 048 di Marescotti, dei Dott.ri Portaluri e Di Ciaula, l'articolo di Pierpaolo Petrosillo, il comunicato di Brindisi Bene Comune che denuncia un fortissimo incremento di assistiti in Provincia di Brindisi e poi quello di Peacelink sulla necessità che Taranto, Brindisi e La Spezia possano e debbano collaborare. Infine l'intervento di Riccardo Rossi che invita a fare chiarezza sull'Inceneritore e la Discarica ASI - Termomeccanica.  A queste persone speciali il nostro GRAZIE per l'impegno e la dedizione costanti, a nome nostro e di tutti i bambini di Brindisi. Alle istituzione l'invito ad ascoltarli e a fornire dati, a fare chiarezza. E a fare presto. (mamme Passeggino Rosso)
·      è una idea molto bella rendere disponibile integralmente e gratuitamente la lettura del tuo lavoro. Spero di trovare il tempo di leggere questo tuo contributo e molto altro. Come cittadina informata sono ancora debolissima. Buon tutto (Maria - Alberobello)
·      grazie Pierpaolo di illuminarmi anche con segreti di cui non sono a conoscenza e che mi fanno incazzare per il modo in cui violentano la nostra terra. La nostra attenzione deve rimanere viva. (Massimo)
·      posso anche biasimare certe tue scelte personali, ma ciò non mi impedisce di riconoscere il tuo impegno per la nostra città. Ti faccio i miei complimenti. (Gennaro)

·      20.000 disoccupati, un territorio devastato e un danno sanitario incalcolabile. TROPPO PER UNA SOLA CITTA'!!! Non finirò mai di ringraziarti per Agnello di Dio. Non puoi neanche immaginare che regalo hai fatto a Brindisi. Anche se lei non lo sa. Mi dedico anima e corpo all'informazione, come te! (Ornella)
·      io credo che l'ignorante, per definizione quindi, non possa rendersi conto della sua stessa condizione... Da ciò ne consegue la nostra lotta. Lottiamo contro l'ignoranza, che fa comodo a chi ben sappiamo. La stessa lotta che porta avanti proprio Pierpaolo Petrosillo, che alla fine del film di Simone Salvemini “Il Giorno che Verrà” dice: LA GENTE DEVE SAPERE, POI PUÒ DECIDERE DI RIMANERE NELLA CONDIZIONE IN CUI È, MA PRIMA DEVE SAPERE! Io prima di quel film ero ignorante. E prima di quella frase ero immobile nella mia ignoranza. Per questo non smetterò mai di ringraziare Pierpaolo e Simone! (Adriana)
·      “l’alternativa esiste, il carbone pulito no” noalcarbonebrindisi.blogspot.it
·      “conoscere insieme per combattere uniti” passegginorosso.wordpress.com
·      credo fortemente nel potere dell'informazione basata sulla verità. E' un potere enorme che ricorre non all'idea della forza, ma alla forza dell'idea.
Noi non abbiamo bisogno della violenza, abbiamo di meglio, basta la forza liberatrice di quell'informazione che demolisce i segreti e li mette a nudo, e con essi il potere che opprime, devasta, uccide e nasconde. Perché il potere ha sempre bisogno di nascondere qualche cosa. E noi la dobbiamo scoprire.
La rivoluzione è quella foto incredibile che ti sconvolge e che racconta un'intera storia.
La rivoluzione è in quella notizia assurda, in quella verità nascosta per tanto tempo.
La rivoluzione è toccare le coscienze, indignarle, provocarle fino al punto che la mobilitazione della gente diventi naturale, spontanea, irrefrenabile.
Chi sa cambiare l'informazione, alla lunga cambia il mondo. La controinformazione, se ben fatta, distrugge e rovescia ogni potere basato sulla menzogna. Ogni idea giusta vince, se sorretta da una forte capacità di dominare l'arma segreta: l'informazione.
La nonviolenza è la capacità di gestire a proprio vantaggio i processi più delicati, quelli che toccano il cervello e in particolare le emozioni. Il potere di entrare nella mente degli altri è un potere immenso, molto più grande del potere di compiere violenza sui corpi.
Se ci confrontiamo sul piano della forza possiamo perdere, se lo facciamo sul piano della verità possiamo solo vincere. Questa concezione della lotta nonviolenta, come insegna Gandhi, richiede studio, dedizione, autocontrollo, creatività, capacità di narrare le proprie sconfitte fino al punto da far apparire il vincitore ingiusto come un oppressore crudele.
E’ la verità che vince alla fine. Sempre. 
Tutta la storia della nostra lotta, a Taranto, ha avuto al centro la controinformazione e il potere dei simboli.
Mi sono sempre ispirato a questa stupenda frase di uno dei più grandi giornalisti della storia, Joseph Pulitzer:
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione, di per sé, forse non è sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri.”
(Alessandro Marescotti - Taranto)

·      ho letto “il Bene Comune e la Chiesa. Sinceramente ti dico che l'ho apprezzato per la ricchezza delle citazioni ma personalmente non credo in una riforma della Chiesa che parta dall'alto, dai pronunciamenti dei suoi stessi capi. Io credo in una lettura liberatrice del Vangelo che segna il superamento delle religioni come intermediarie tra l'uomo ed il bene. Ti ringrazio molto per aver tenuto presente l’ Associazione Progetti per la Radioterapia di Brindisi” per l'iniziativa benefica “Matrimonio cu lu Schifarieddu”. (Maurizio)

·      se qualcuno aveva ancora dei dubbi, li ha dissipati definitivamente dopo aver assistito alla presentazione del libro " agnello di dio", che si è tenuta il 26 marzo nella sala dell'università di Palazzo Nervegna gremitissima. Il "libro dell'amara verità" scritto da chi, con serenità ed onestà intellettuale, da sempre lotta per il territorio brindisino ed ha voluto evidenziare, in maniera anche dettagliata, come l'ambiente e la salute dei cittadini siano stati devastati da un "industrializzazione selvaggia". Un libro che sicuramente darà fastidio a qualcuno, ma non a chi ama veramente un territorio ed intende reagire. Una nuda e cruda verità. “dopo aver sentito mio figlio che mi chiedeva quando pubblicassi il libro, in me sono aumentati determinazione e consapevolezza, grazie anche al sostegno di molti dei presenti”.
Il libro è l'emblema della verità e del coraggio, di quel coraggio che devono avere i brindisini nel dire definitivamente basta alle ingiustizie, al'arroganza di chi ha solo devastato il nostro territorio e la nostra salute, a chi ha permesso che si giocasse con il nostro futuro. (Ferdinando)




 
·      secondo me il tuo libro risveglia le coscienze dei brindisini. (Fabio)

·      ...sono sveglia dalle 4...dalle 4 che leggo...tre ore di lettura di Agnello di Dio, la storia del nostro territorio portato al sacrificio...con tutti i suoi responsabili, con tutte le conseguenze. Sei stato IMMENSO! Credo tu sappia della mia lunga militanza nel mondo della disabilità, lo conosco per averlo seguito e finanche testimoniato per anni, cosa può fare l'interesse, il profitto. Ma questo che ho letto stamattina è altro. E' la mia terra. Il luogo dove è costruita la mia casa, dove vive la mia famiglia. E quello che ho letto è troppo. Francesco ha letto le prime 4 pagine....solo 4 delle quasi 380 pagine e ha detto: ti viene solo cu ti ndi vai da Brindisi o cù li ccii....(non so scriverlo meglio!!). Dobbiamo essere insieme...unirci....diventare tanti a sapere...perchè quello che ci hanno fatto devono ripararlo. Finchè vivo sarà la mia lotta. (Ornella T.)

·      grazie per l'interessantissima serata... e per aver donato a tutti noi grandi emozioni...  (Marina S.)

·      ieri sera ho letto i primi due capitoli del libro, devo dire che ti ammiro per il coraggio. (Diego)
·      sei in gamba pier, complimenti davvero... per tutto, sono fiero di mio fratello. (Marco)

·      sono contenta di averti conosciuto e ti auguro tanta fortuna. Ti sostengo da Roma con la forza del  pensiero, quello positivo che, nonostante tutto, mi tiene legata alle radici della mia terra. Un abbraccio (Paola)

·      fai bene, vai avanti, c'è bisogno di sensibilizzare la gente, ma sono poco fiducioso. Leggi i numeroso articoli sparsi su www.iltimonedibrindisi.com. Quando avrò tempo inserirò tanti altri articoli. Leggi quello della signora Maria. (Vito)

·      il tuo Blog è stato fonte di riflessioni e spero lo sarà ancora. Ritengo ingiusto ciò che ti è accaduto. Spero che il problema venga risolto nel minor tempo possibile. Da parte mia la massima solidarietà. Mi sembra il minimo che si possa fare per ripagare il tuo impegno in questo progetto che ritengo validissimo. Saluti
(Francesco M.)

·      faccio i più vivi complimento per il film, siete stati eccezionali, siete riusciti a smuovere fortemente le coscienze e le tue parole finali (bisogna unirsi e dimostrare con orgoglio l’amore per la città) sono state bellissime. E’ stata una serata importante per Brindisi, oserei dire di svolta. (Roberto F.)

·      andiamo avanti, senza compromessi, il sorriso delle nostre famiglie non ha prezzo
(Simone S.)

·      dato che sei bravo, fai qualcosa per Brindisi e per i nostri ragazzi. Buon 2013
(Rita Cosima S.)

·      salve, non faccio altro che riconfermare che i brindisini devono imparare a vivere, qui c'è bisogno di gente qualificata e onesta, altrimenti la città andrà sempre più nel baratro. Le scene di sottomissione generale ai candidati e agli onorevoli (se cosi si possono chiamare) nelle campagne elettorali svoltesi, fanno pensare che ancora viviamo in un contesto di sottomissione e non di diritti. I discorsi sono sempre gli stessi da anni ormai e come al solito  si parla di disoccupazione, che ormai dilaga nella nostra città, che a mio avviso resterà sempre tale perché fa comodo a molti. (anonimo)
·      l'età, l'esperienza e la collezione di delusioni accumulate nel corso della mia vita, mi mettono nelle condizioni di meravigliarmi, ormai, di poco o di nulla. Ti dico solamente che comunque è lecito continuare a combattere, quando si è fortemente convinti, come sei convinto tu, che ne valga la pena. Vai avanti e  non  ti  fermare.  Un forte  abbraccio, (Antonio C.)
·      gentile signor Petrosillo, la ringrazio per la sua mail e per i link riportati. Ho letto con interesse le sue note, delle quali non condivido molte cose, frutto, a mio parere, di un approccio ideologico e non evidence-based. Su altre cose e sui principi generali naturalmente concordo. Cordiali saluti.
(Prof. Giorgio A.)
·      per motivi di pudore personale non posso qui scrivere come quella centrale ha cambiato radicalmente la mia vita nella prima metà degli anni ottanta. Posso dire qui che i termini da te usati, “vergogna”, “sconvolge”, “assurdo”, e i concetti pesantissimi come “strumentalizzando attraverso il sindacato i lavoratori” “sottovalutando la volontà dei cittadini”, sono esempi abbastanza pallidi se rapportati alla realtà di un disegno preordinato per ammazzare il nostro territorio e la nostra comunità. Dietro a quella centrale ci sono tradimenti piccoli e grandi, collusioni indicibili e complicità mai abbastanza svelate: chi tocca quei fili muore.
Tanta gente ha ceduto la propria dignità e il proprio onore (se mai l’hanno avuto) per un modestissimo “ricavo” personale: operai, politici, sindacalisti ed altri.
Quella centrale è velenosa.
(Pietro – dal sito www.cegliemessapica.wordpress.com)
·      sono da sempre stato contrario a tutti coloro che continuano costantemente a puntare il dito. Credo ci siano atteggiamenti più produttivi che vedere il marcio in ogni dove. Ma quando alcune di queste tesi sono supportate da prove concrete, certe e inoppugnabili, smettono di essere teorie del complotto, di presunte manipolazioni mentali e diventano “rivelazioni non autorizzate”. Si dice che la libertà di ognuno finisca dove inizia quella dell’altro, e siccome quello di cui sono venuto a conoscenza sconfina abbondantemente nella mia e nella tua libertà personale, NON PUOI NON SAPERE. C’è di mezzo il tuo futuro, il mio, e quello dei nostri figli. "Niente è più pericoloso di un'idea, soprattutto quando è l'unica che si ha".
(Italo P.)

·      complimenti per il blog, tanta vitalità! ... Il vero spirito è come l'acqua, lo spirito malcerto è come il ghiaccio  (da una mail di Katia L.)
·      assolutamente non qualunquismo. Dati puntuali sia dal punto di vista scientifico che logico. ...“Ad avercene di logica” esclamerebbe Totò. (Alberto M.)
·      bravo Pier, come al solito metti nero su bianco quello che ogni cittadino di buona volontà pensa e, spero, metta in pratica. Un abbraccio (Katia)
·      anche se quelli ad avere cuore e cervello siamo pochi, non importa, possiamo comunque dare il nostro contributo costruttivo e credere sempre nel bene. L’argomento più convincente è e rimarrà sempre l’esempio. Allora, a partire da noi, diamo il buon esempio. Un abbraccio affettuoso (Elisabetta)

·      caro Pierpaolo, la tua favola “Brunda e il gas LNG” è bellissima, mi sono commossa!
Grazie di cuore. (Anna Maria)
·      ho avuto la possibilità di leggere il tuo sito, di cui ignoravo l'esistenza. Di notevole importanza sotto l'aspetto dell'impegno sociale. Leggendo, ho colto un tuo "sofferente" stato d'animo di persona estremamente amante della propria città e delle gente che vi abita. "Chi più sa, più soffre", dice Aristotele. Il che fa il paio con l'aforisma dialettale di noi brindisini: "Iata a tei ca no capisci nienti!". Continua così Pierpaolo! (Bruno)

·      le tue interpretazioni parlano al cuore della gente . Quello che trasmetti è come uno sfogo. Siamo in crisi economica, oggi come 50 anni fa, la differenza è che abbiamo anche perso il nostro territorio (siamo sempre più nella merda.... come dici tu). Ma stavolta non dobbiamo chiedere solo lavoro, come abbiamo fatto allora come degli stronzi. Dobbiamo chiedere solo e soltanto cultura ed istruzione ...è questa la chiave.  Dillo alla gente! (Pierpaolo D.)
·      riceviamo molto preoccupati, increduli di una nostra situazione territoriale così disastrosa, chiediamo di scaricare e leggere attentamente l'articolo ed il documento dell'ARPA Puglia, purtroppo siamo i primi in Italia per negatività industriali - ambientali! (Giovani delle ACLI di Brindisi)
·      la prossima tua interpretazione potresti farla al più presto, mi ha fatto capire perchè siamo arrivati ad essere in questa merda, e le radici prima o poi escono veramente, che ci crediamo o no. (Daniele)

·      condivido e prendo spunto dal tuo video-messaggio. Il vero vincolo in italia sono i "politici merdosi", che hanno raggiunto livelli di maleodore tali da imporre l'uso di un autospurgo sociale, nessuno escluso. Bravo! (Pasquale)
·      riesci a rendere poesia anche i vincoli e la merda. (Ornella)
·      (Daniele – 15 anni): è un punto importante che la Democrazia si svolga attraverso i moderni mezzi di comunicazione, internet su tutti. …Bisogna minimizzare gli investimenti sulle multinazionali spostandoli sull’economia locale…creando un sistema basato sulla piccola e media impresa, con un progresso dal punto di vista economico che abbatta i monopoli e la forza capitalista. …  L’agricoltura non si può sviluppare perché le zone inquinate non si possono coltivare.
(tratto da uno scritto più complesso che mi ha lasciato senza parole)

·      non pensavo che fossimo arrivati a questo punto disastroso, è davvero preoccupante, bisogna fare qualcosa al più presto, oppure andarsene da qui (Michele)
·      quello che lei, o chi per lei, dice nel video, ne è a conoscenza la maggior parte della popolazione di questo grande paesone. Ma siccome la natura del brindisino è la strafottenza, mi sa che le multinazionali hanno trovato il terreno giusto per fare i fatti loro. Per la bonifica, si sa i nostri politici di che pasta sono fatti, perciò cosa si aspetta  che ci bonificano la città?  Il buonsenso e i sentimenti sono morti da tanto tempo in questo paese, così come sta morendo il paese stesso. Se si vuole davvero riassumere il controllo del territorio bisogna iniziare a manifestare sul serio e tutti!!!  Ma tenga presente che in molti lavoricchiano nella zona industriale e per questo non vedono al di là del loro naso.  (R.)
·      complimenti per il tuo lavoro di ricerca, per la tua capacità di rendere comprensibile a tutti le normative che "vincolano" il nostro territorio però, per il rispetto che ho nei tuoi confronti, devo dire tutto quello che penso senza ipocrisia. Critico il passaggio del video dove hai voluto fare una specie di preghiera o di supplica. Il tuo lavoro non necessitava di quel tipo di intervento. Non mi piace il nominare invano. (Gennaro)
·      bravo pierpà, bravo pure il regista. Ho già condiviso su facebook...Ognuno sta facendo esplodere la sua bomba. Bene così. Bene comune! (Paola)
·      pierpà, ogni tanto leggo il tuo Blog. Tutto assai vero. Forse non servirà a nulla, ma almeno sappiamo! E dunque, non moriremo da stronzi! (Pierpaolo G.)
·      grazie pierpaolo sono assolutamente d’accordo con lo scritto di Platone: abbiamo dimenticato che siamo un anello dell'universo, importante ma pur sempre un anello (Angela)
·      ciao Pierpaolo, sono anche io interessato a poter contribuire a rendere Brindisi un luogo
dove poter vivere serenamente, soprattutto perchè ho deciso di trasferirmici nel 2008
per mettere su famiglia e una piccolissima impresa innovativa. (Daniele)
·      grazie, grazie per quello che fai e che fate per tutti noi. Siete giovani, avete tanta energia e ben venga questo vostro entusiasmo e questa vostra forza che mettete a disposizione di tutti noi. Sono contenta di condividere queste proposte. Ancora grazie (Rosetta)
·      grazie per le importanti informazioni che puntualmente ci segnali. Ho letto dell'idea di organizzare una "crociera di protesta" contro le trivellazioni, sarebbe interessante poter partecipare con lo stesso entusiasmo e la stessa adesione con cui si organizzano le trasferte per sostenere la squadra di basket. Per il bene comune. (Picchiocotto)

·      ho letto l’articolo del Teatro Verdi su TB Magazine, mi è piaciuta molto quella parte che dobbiamo cambiare velocemente per migliorare la città (Davide)
·      mi ricordo lo spettacolo “comu nu suennu” al Bastione S.Giacomo, molto bello davvero (Maria)
·      ho appena letto un tuo scritto, credo un articolo, "a casa mpicciata...". Bello, proprio bello! Mi è proprio piaciuto. (Alberto)
·      un amico voleva leggere qualcosa su Brindisi e gli ho consigliato di leggere “vincolati” sul tuo sito. (Daniele)
·      ho ancora l’emozione addosso; ho percorso anche io le strade di Brindisi con il personaggio; ho rivisto la storia, le cose belle e le cose negative della nostra città, di cui resta sempre tanto amore; ti fa riflettere su quanto di grande abbiamo (Angelo)
·      la mia mente era con te, in quel viaggio immaginario; vedevo i luoghi, la storia e la realtà; ero lì ! (Sandro)
·      se io volessi fare qualcosa, cosa posso fare? (Franco)
·      a mio padre,vecchio brindisino, è piaciuto molto; gli ha ricordato tante cose, ed anche a me; la brindisinità devi sentirla dentro, è un onore, e non è per tutti (Pietro)
·      hai toccato dentro qualcosa che avevo dimenticato (Mario)
·      io sono vecchio ormai, ma voi giovani ... ; continuate così (Filippo)
·      non trovo giusto il trambusto; quando prendo posto non trangugio, ma degusto; non mi industrio nella fabbrica del lustro e degli eccessi, dove i colpi bassi sono ammessi; non tessere un benessere frenetico che ti porta solo ad essere un messere nevrastenico
    (Marco ...da una canzone di Caparezza)

·      “iu nci purtava nanti tutti li muerti pi leucemia e tumori” ! (Omar)
·      mi sento di dire che sei l’unica speranza concreta di svegliare noi brindisini dal nostro proverbiale immobilismo; è la tua missione (Alberto)
·      hai saputo emulsionare storia e realtà, continua su questa strada (Cosimino)
·      “pirce’ no’ l’ha misa ‘na iastema chiù fiacca”?  (Cosimo)
·      “ci mitti lu brindisinu nanzi a ‘na petra, si movi prima la petra” (Massimo)
·      il racconto “nu giurn’a ferragostu” è come un “bignami” di Brindisi (Tonino)
·      l’averti come amico è un aiuto a noi stessi (Toni)
·      mi avete fatto emozionare; ce ne vorrebbero tanti come voi (Carmelina)
·      “vorrei sentire solo il rumore dei miei passi, e far camminare gli altri allo stesso modo, in un luogo, in cui domini solo rumore di vita”
    (da un discorso con Francesco Liuti)

·      ottenere tutto per sufficienza divina,
le vigilie, i consensi, i presagi,
le cose belle della vita,
il talento, la virtù, l’impunità,
la tendenza di accompagnare gli altri a casa,
la situazione di passeggero,
la convenienza di imbarcarsi subito per trovare posto,
e manca sempre una cosa, un bicchiere, una brezza, una frase,
e la vita duole quanto più la si gode e quanto più la si inventa.
Poter ridere, ridere, ridere traboccantemente,
ridere come un bicchiere versato,
assolutamente pazzo solo di sentire,
assolutamente rotto dallo strusciarmi contro le cose,
la bocca ferita a forza di mordere cose,
le unghie sanguinanti a forza di afferrarmi a cose,
e poi datemi la cella che vorrete, che mi ricorderò della vita.
Sentire tutto in tutte le maniere,
avere tutte le opinioni,
essere sincero contraddicendomi a ogni minuto,
spiacere a se stesso per piena libertà di spirito,
e amare le cose come Dio.
“Fernando Pessoa” (inviata da Roberto R.)